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R.Schumann, Waldszenen (Scene della foresta) nove pezzi per pianoforte, op. 82

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Composti da Schumann fra il 1848 e il 1849, i nove brani delle Waldszenen (Scene della foresta) costituiscono uno degli ultimi grandi cicli per pianoforte, dopo il quale il compositore si dedicherà a una letteratura per ragazzi come con i piccoli pezzi dell’op.99 (Bunte Blätter) e dell’op. 124 (Albumblätter).

Il titolo Waldszenen rimanda a un’ispirazione proveniente dal mondo della natura. È un’ispirazione che non si arresta alla superficie, che non riproduce in maniera descrittiva scene di ambientazione silvestre, piuttosto in tutta l’opera 82 si percepisce una profonda introspezione. Le Waldszenen si aprono con il brano intitolato Eintritt (Entrata) e si chiudono con il brano intitolato Abschied (Addio), a suggerire un viaggio iniziatico in cui il bosco è la parte oscura dell’uomo, quella parte ignota all’infanzia e la cui conoscenza porta all’età adulta. Il periodo in cui Schumann compone le Waldszenen è culturalmente il periodo in cui il Romanticismo tedesco detta la sua simbologia di riferimento, della quale il bosco fa parte in quanto elemento della natura. Questo rapporto con la natura è un rapporto importante che conduce l’uomo alla conoscenza di se stesso, allo sviluppo della sua parte irrazionale, ma anche alla liberazione della sua fantasia.

Nel viaggio che faremo attraverso le Waldszenen per conoscere queste composizioni ci accompagnerà il M° Pietro Rigacci che ci svelerà la sua visione e il suo studio dell’opera.

Come afferma proprio il M° Rigacci, questi brani non sono tecnicamente molto impegnativi, più complesso è invece cogliere nella scrittura polifonica e riuscire a renderne nell’esecuzione il messaggio profondo. Negli stessi anni Wagner scrive il libretto per la Tetralogia. Nel Sigfrido il rapporto uomo-natura verrà sublimato. Il personaggio wagneriano, dopo aver ucciso il drago ed essersi bagnato le labbra col suo sangue, comprenderà il canto degli uccelli che gli indicheranno dove troverà l’amore. Un rapporto profondo che impone il rispetto. Quando l’uomo comincia a corrompere l’equilibrio e lo stato di armonia con le forze della natura si va verso il disfacimento. Attraverso questi brani alla fine quando usciremo dal bosco saremo arricchiti spiritualmente.

Scopriamo le  Waldszenen di Robert Schumann insieme al M° Pietro Rigacci.

Per ognuno dei brani potrete ascoltare l’esecuzione e la relativa spiegazione.

 

Pietro Rigacci

Nato a Firenze, Pietro Rigacci consegue allo stesso tempo, con la massima votazione e la lode, i diplomi di Pianoforte sotto la guida di Maria Tipo e Composizione con Carlo Prosperi presso il Conservatorio “L.Cherubini” di Firenzeottenendo all’età di 23 anni, la cattedra di Composizione presso l’Istituto Musicale “Boccherini” di Lucca.

Vincitore di numerosi premi in concorsi pianistici nazionali ed internazionali (“Città di Treviso”, “E. Pozzoli” a Seregno, “Clara Haskil” a Vevey, “Dino Ciani” a Milano, “Vianna da Motta” a Lisbona) ha suonato nei più importanti teatri e festivals in Italia come all’estero, tra cui: Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Regio di Torino, Teatro Sistina di Roma, Teatro Comunale di Bologna, Festival di Stresa, BBC Concert Hall, Queen Elizabeth Hall, St. John Smith Square a London, Salle Gaveau a Paris, Festival du Touquet in Francia, Fondazione Gulbenkian a Lisbona, Accademia Sibelius a Helsinki, Orchestra della Toscana, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestra Academy of London Mozarteum, Orchestra della Radio Svizzera Italiana a Lugano, Colorado Symphony Orchestra a Denver (USA).

Ha inciso un CD con musiche di Schumann per la casa discografica FONE’, registrato per diverse emittenti radiotelevisive europee, tra le quali ben 9 incisioni alla BBC, oltre ad avere avuto trasmessi concerti in diretta sia alla RAI, che alla Televisione francese.

Pianista dal repertorio vastissimo, da Mozart a Debussy, da Schumann e Chopin a Prokofiev e Strawinsky, è considerato uno dei più autorevoli specialisti di A.Scriabin, tanto da essere stato il primo artista italiano invitato a suonare nel Settembre 1992 al Festival Scriabin di Mosca. Nel 1991 effettua la sua prima tournèe negli USA – Chicago, Denver, San Diego, Philadelphia – tornando l’anno successivo per le Celebrazioni per il Cinquecentenario della scoperta dell’America come solista della Colorado Symphony Orchestra di Denver ed effettuando una Masterclass all’Università di Denver (Colorado)

Apprezzato interprete di musica contemporanea, a soli 22 anni è stato invitato personalmente da Luciano Berio a sostenere la parte di “piano solista” nelle opere in prima mondiale “Opera” (Maggio Musicale – 1977) e “La vera Storia” (Teatro alla Scala – 1982), oltre alla partecipazione della registrazione televisiva dell’integrale delle Sequenze (1982).

Unisce all’attività concertistica anche quella compositiva, avendo avuto proprie composizioni commissionate e trasmesse da varie Radio europeeLa sua composizione “Claire” per vibrafono, presentata nel 1997 in prima assoluta alla Radio Svedese, è stata pure eseguita alla Sala Filarmonica di Berlino nel 2000, ed incisa in CD.

Nel Gennaio 2001 riceve dalla presidenza svedese di turno alla UE, la commissione di un brano “Four Songs for Alice” eseguito per ben 5 serate nel salone della UE a Bruxelles. Nell’agosto 2007 è stata rappresentata la sua prima opera lirica in 3 atti “Sogno di una notte di mezza estate”, su libretto di Debora Pioli, commissionata dalla International Opera Theatre di Philadelphia, ed ispirata alla omonima commedia di W. Shakespeare.

Grande consenso di pubblico hanno conseguito anche le sue “letture operistiche” – A tu per tu con l’opera” presso il teatro Comunale di Bologna e il Teatro Regio di Parma, spiegando al pianoforte i segreti della drammaturgia musicale delle opere di: Verdi – Puccini – Mozart – Wagner – Strauss.

Ha tenuto inoltre, presso vari Conservatori e Università americane, seminari più tecnici sull’approfondimento stilistico-compositivo del repertorio sinfonico-strumentale del XX° secolo (con particolare riguardo alla produzione di A. Scriabin e O. Messiaen).

Attualmente sta effettuando l’esecuzione integrale, in ordine cronologico, delle 32 Sonate di Beethoven, illustrandone le innovazioni di scrittura strumentale e le libertà formali rispetto all’estetica e lo stile dell’epoca.

 

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Dettagli del corso
Durata 2 ore
Lezioni 10
Video 9
Livello Intermedio

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