Il ritmo

Trascrizione lezione

Il ritmo in musica rappresenta la suddivisione del tempo e la relazione tra i valori temporali delle note. Attraverso il ritmo il musicista organizza i suoni scegliendo se farli più corti o più lunghi.

La musica per pianoforte è scritta su due pentagrammi uniti da una linea verticale detta graffa o spranghetta. Il pentagramma superiore è per la mano destra, quello inferiore per la mano sinistra. Subito dopo la graffa ci sono le chiavi di violino e di basso, che indicano il registro.

Nel primo pentagramma, dopo le chiavi, c’è una frazione che rappresenta il tempo, ad esempio 4/4. Il numeratore indica il numero di unità ritmiche in ogni battuta, il denominatore indica il valore di riferimento di ogni unità. Le battute sono delimitate da linee verticali dette stanghette e hanno tutte la stessa durata.

Le note sono costituite da un punto tondo detto testa e da una coda detta gambo, rivolta verso l’alto o verso il basso. Le note possono trovarsi sulle linee del pentagramma, negli spazi o anche al di sopra e al di sotto, usando i tagli addizionali.

Le note hanno testa bianca o nera. Quelle con testa bianca a volte sono prive di gambo. Quelle con testa nera hanno sempre il gambo, a volte collegato ad altre note da linee spesse. Queste differenze indicano diversi valori ritmici.

La semibreve è una nota bianca senza gambo. Riempie da sola un’intera battuta in 4/4. Vale quattro quarti.

La minima è una nota bianca con gambo. Vale due quarti, metà della semibreve.

La semiminima o quarto è una nota nera isolata. Vale un quarto, metà della minima.

La croma ha un taglio nel gambo detto coda. Vale un ottavo, metà della semiminima.

Ogni ulteriore taglio dimezza il valore: con due tagli abbiamo la semicroma (1/16), con tre la biscroma (1/32), con quattro la semibiscroma (1/64).

Esistono note più lunghe della semibreve (breve, longa, massima) e più corte della semibiscroma, ma sono molto rare.

Oltre alle note ci sono anche le pause, che indicano momenti di silenzio. Hanno forme diverse a seconda della durata. Se sono in entrambe le mani c’è silenzio totale.

Quando più note hanno un gambo comune e sono sovrapposte, si suonano insieme. Due suoni simultanei formano un bicordo, tre o più formano un accordo.

In sintesi, ecco i principali valori ritmici:

Semibreve – nota bianca senza gambo – 1 intero – 4 quarti
Minima – nota bianca con gambo – 1/2 – 2 quarti
Semiminima/quarto – nota nera isolata – 1/4 – 1 quarto
Croma – nota nera con coda – 1/8 – 1 ottavo
Semicroma – nota con due tagli – 1/16
Biscroma – nota con tre tagli – 1/32
Semibiscroma – nota con quattro tagli – 1/64
Oltre a queste nozioni di base, esistono alcune regole che permettono di modificare i valori ritmici in modo più flessibile:

Punto di valore – aggiunge la metà del valore alla nota
Legatura di valore – unisce il valore di due note consecutive della stessa altezza
Conoscere i valori delle figure ritmiche e le regole di base è fondamentale per poter eseguire correttamente i brani musicali, rispettando la suddivisione del tempo stabilita dal compositore. Solo padroneggiando il ritmo si può suonare seguendo il tempo indicato ed esprimere al meglio la musica.

Dispense

PDF – Il ritmo

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