Nella musica occidentale, per convenzione, si utilizzano sette nomi di note per identificare i suoni: Do, Re, Mi, Fa, Sol, La e Si. Questi nomi derivano dall’inno gregoriano Ut Queant Laxis dedicato a San Giovanni. Con questi sette nomi di note si individuano tutti i suoni della tastiera del pianoforte e degli altri strumenti musicali.
I tasti bianchi del pianoforte sono disposti in ordine da sinistra verso destra con la sequenza: Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si e poi si riparte da Do. La tastiera è divisa in due gruppi di tasti: quelli inferiori detti tasti bianchi e quelli superiori detti tasti neri. Alla sinistra di ogni gruppo di due tasti neri si trova sempre un Do, il che aiuta a identificare il nome delle note.
Le note hanno lo stesso nome ma differiscono per altezza del suono. Spostandosi sulla tastiera da sinistra a destra, i suoni diventano più acuti, mentre da destra a sinistra diventano più gravi. Si definisce ottava una regione costituita da 12 suoni, ovvero 7 tasti bianchi e 5 tasti neri. Le ottave sono numerate a partire da 0.
La tastiera del pianoforte ha complessivamente 88 tasti ed è costituita da 5, 6 e 7 ottave intere più alcuni tasti aggiuntivi. Il Do centrale, chiamato Do3, è il Do della quarta ottava. Esistono anche tastiere più piccole formate dalle 6 ottave centrali.
Il pentagramma, dal greco “cinque linee”, è formato da cinque linee orizzontali parallele e dagli spazi fra di esse. Le note si posizionano sulle linee e negli spazi. Tuttavia il pentagramma da solo non basta a rappresentare tutti i suoni della tastiera, che sono 88.
Per questo si utilizza la chiave, un simbolo posto all’inizio del pentagramma che ne fissa le posizioni delle note. La chiave di Sol ha il centro sulla seconda linea e si usa per la parte acuta del pianoforte, ovvero la mano destra. Si chiama così perché sulla seconda linea individua la nota Sol.
Per disegnare la chiave di Sol si traccia una circonferenza incompleta che parte dal primo spazio, raggiunge la terza linea, ritorna giù fino alla prima linea, risale disegnando una spirale fino al quarto spazio e infine si chiude. È importante esercitarsi a disegnarla diverse volte.
Con la chiave di Sol, sulla prima linea si trova Mi, sulla seconda Sol, sulla terza Si, sulla quarta Re e sulla quinta Fa. Negli spazi invece abbiamo Fa sul primo, La sul secondo, Do sul terzo e Mi sul quarto. Le note sono disposte nell’ordine Mi, Fa, Sol, La, Si, Do, Re, Mi, Fa.
Siccome il pianoforte ha 88 tasti, il pentagramma va esteso con i tagli addizionali, le lineette sopra o sotto le cinque linee, per rappresentare le note al di fuori del pentagramma. Ad esempio, sotto la prima linea con il Mi c’è il Re, per cui sotto al pentagramma si aggiunge il primo taglio con il Do e così via. In alto invece sopra l’ultima linea con il Fa si aggiunge il primo taglio con il Sol. I tagli addizionali permettono di estendere il pentagramma e scrivere tutte le 88 note del pianoforte.
In sintesi, gli elementi principali del pentagramma in chiave di Sol sono: le note sulle linee e negli spazi, la chiave che fissa le posizioni, le cinque linee parallele con gli spazi, i tagli addizionali per estendere la scrittura delle note. La chiave di Sol si usa per la parte acuta del pianoforte ed è importante esercitarsi a disegnarla correttamente. Nello studio della musica, la lettura e la scrittura sono competenze fondamentali per acquisire una piena autonomia.
PDF – Introduzione al pentagramma e alla chiave di SOL
https://www.pianosolo.it/come-leggere-musica-sul-pentagramma/
https://www.pianosolo.it/la-chiave-di-violino-o-chiave-di-sol/
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